Comunicato stampa DDL Pillon
La Commissione Famiglia dell’A.N.A.I. – Associazione Nazionale Avvocati Italiani esprime forte dissenso al D.D.L. 735 presentato lo scorso agosto dal senatore Pillon, poiché con la finalità dichiarata di dare effettiva attuazione al principio della perfetta bigenitorialità, mortifica le esigenze del minore che vengono irrimediabilmente relegate in secondo piano
Introduce una serie di novità, dalla parificazione del tempo che il figlio deve trascorrere con entrambi i genitori, alla scomparsa dell’assegno di mantenimento, dall’introduzione della mediazione familiare obbligatoria e del doppio domicilio del minore al piano genitoriale, che sostanzialmente alimentano situazioni di conflitto che irrimediabilmente sorgono quando viene meno l’unione fra i coniugi.
Il minore è parificato ad un bene materiale da dividere a metà tra i genitori; non si tengono in considerazione le sue necessità, né, tanto meno, quella che è la realtà delle famiglie italiane e il fatto che le esigenze del nucleo familiare sono in continuo divenire.
Il disegno legge non protegge il minore dalla scissione e dalla lacerazione che inevitabilmente le separazioni portano nella vita delle famiglie; da soggetto, torna ad essere un oggetto del diritto e questo solo per eliminare la presunta disparità tra le figure genitoriali.
Non sfugge poi l’intento di iniziare una progressiva e pericolosa degiurisdizionalizzazione in materia di famiglia
La Commissione auspica una riforma generale del processo familiare, avulsa dal processo civile comune, per la sua evidente diversità e che tocchi alcuni fondamentali istituti di diritto sostanziale; ritiene al pari doverosa una riflessione, sempre e comunque tenendo nella più alta considerazione il superiore interesse del minore, sull’applicazione di alcune norme e sulla mancata applicazione di altre, che talvolta penalizzano un genitore a vantaggio di un altro
A.N.A.I.
Commissione Famiglia
15/11/2018
Documento n.10834