Lettera aperta al Ministro della Giustizia
On.le Sig. Ministro,
l’A.N.A.I. – Associazione Nazionale Avvocati Italiani – deve esprimere ferma contrarietà al testo di riforma della prescrizione in ambito penale presentato alla Camera dei Deputati.
L’istituto della prescrizione nasce, in ogni ordinamento giuridico, per tutelare la certezza del diritto, come norma di civiltà.
Sono evidenti i profili di incostituzionalità di tale testo, per violazione degli artt. 3, 24 e 111 della Costituzione.
La lunghezza dei processi già comporta da un lato la violazione dei più basilari diritti umani, portando a condanne dell’Italia da parte delle Corti internazionali ed a procedure di infrazione europee, dall’altro un costo sempre maggiore per la collettività, a seguito dei risarcimenti dovuti per la costante violazione del principio di ragionevole durata del processo.
Prolungarli ancora nel tempo, anziché intervenire con congrui finanziamenti per la Giustizia, volti alla copertura degli organici di Magistrati e personale, significa aggravare ancora di più una situazione ormai al collasso ed ingenerare un ancor maggiore senso di sfiducia nei confronti della Giustizia, dello Stato di diritto e della certezza della pena.
L’A.N.A.I., a nome delle migliaia di iscritti di tutto il territorio nazionale, chiede di essere convocata in audizione, nelle diverse sedi istituzionali, per poter meglio illustrare i motivi della contrarietà a tale proposta di riforma del processo penale, nel doveroso confronto della politica e del legislatore con gli operatori del diritto.
Il confronto con gli operatori e le associazioni che li rappresentano è la base di un corretto e costruttivo confronto democratico.
Roma, 3 novembre 2018
Avv. Isabella Maria Stoppani
Presidente A.N.A.I.
03/11/2018
Documento n.10833